Ginecomastia

Alterazione talvolta su base ormonale, consiste nella persistenza di un aumento volumetrico della mammella maschile che si verifica fisiologicamente nella pubertà. Di solito regredisce spontaneamente entro i 17-18 anni di vita, ma la sua persistenza può, oltre a costituire un’alterazione estetica più o meno evidente, avere ripercussioni sulla sfera psicologica poiché il ragazzo può sentire compromessa la propria virilità. Le indicazioni al trattamento di questo inestetismo si rimandano ai 17-18 anni, quando appunto risultano estremamente ridotte le possibilità di regressione spontanea.

Cause della ginecomastia

Le cause di sviluppo di ginecomastia sono multiple ed estremamente variabili. Va innanzi tutto sottolineata la differenza tra ginecomastia vera e pseudo-ginecomastia.

La prima vede la persistenza di una ghiandola più o meno voluminosa che può riconosce cause su base genetiche come nella sindrome di Klinefelter, o essere su base ormonale o secondaria all’uso prolungato di alcuni farmaci tra cui antidepressivi, antipertensivi o antitubercolari oppure causata dall’uso più o meno smodato di alcool e marijuana.

La pseudo-ginecomastia, invece, vede solo l’anomalo accumulo di tessuto adiposo in sede mammaria senza la contestuale presenza della ghiandola, ed è di solito secondaria a disturbi su base metabolica. Spesso, così come per altre zone del corpo, questo costituisce un cuscinetto di grasso resistente a diete o ad esercizio fisico, pertanto anche in questo caso il suo trattamento è prettamente chirurgico.

E’ importante, prima di procedere all’intervento, effettuare una visita specialistica ed in casi selezionati, un’ecografia della ghiandola, per valutare sia l’estensione della ginecomastia ma soprattutto appurare se si tratti di pseudo- o vera ginecomastia.

L’intervento di ginecomastia

La procedura chirurgica è diversa nei due casi.

Nella pseudo-ginecomastia si effettua una vera e propria lipoaspirazione dell’eccesso del tessuto adiposo accumulato con apposite cannule e tramite dei piccoli fori lateralmente al torace che fungono da accesso per le stesse. L’aspirazione viene fatta in modo da appianare completamente il torace simmetricamente e riportarlo a quelli che sono i canoni maschili.

Nella ginecomastia vera, invece, è richiesta l’asportazione della ghiandola che viene eseguita tramite una piccola incisione lungo il margine inferiore delle areole così da essere il meno visibile possibile. Qualora si tratti di una forma mista in cui sia presente anche quota di tessuto adiposo, le due metodiche possono essere integrate.

Post-Operatorio

A seguito dell’intervento viene effettuata una medicazione compressiva tenuta in sede da una guaina contenitiva. Il recupero è abbastanza rapido, con un ritorno alle normali attività quotidiane in circa 3-4 giorni, mentre è richiesta un’astensione dall’attività sportiva per circa 10-15 giorni.

E’ possibile, durante la convalescenza, avvertire una sensazione di dolenzia locale e di alterata sensibilità facilmente trattabili con i comuni antidolorifici.

Il risultato definitivo, visibile dopo il completo riassorbimento del normale gonfiore, è apprezzabile dopo circa 6 mesi.

Complicanze della ginecomastia

Trattandosi di un intervento relativamente molto semplice, la comparsa di complicanze quali ematomi, sieromi o infezioni compaiono molto raramente se ci si attiene alle indicazioni del medico e comunque possono essere rapidamente risolte dallo specialista senza compromette l’ottimo risultato finale.